Prevenzione femminile: la strategia più valida

La prevenzione femminile è la strategia migliore per salvaguardare la salute nella donna. Ecco i consigli personalizzati per ogni fascia di età.

La salute nella donna è frutto di un complesso e delicato equilibrio: per salvaguardarla, la prevenzione femminile è la strategia più valida. La medicina, oggi, consente infatti di disporre di armi contro quasi ogni situazione, ma una diagnosi precoce le rende ancora più efficace.

Ogni età è caratterizzata da momenti importanti, quindi il calendario della prevenzione va modulato in risposta a precise esigenze.

L’adolescente
La prima visita ginecologica, con eventuale pap-test, dovrebbe essere fatta con l’inizio delle prime esperienze intime. Lo specialista fornirà indicazioni sui metodi contraccettivi disponibili, dal preservativo alla pillola, e ogni informazione atta a prevenire le infezioni sessualmente trasmesse. In questa fascia di età è previsto il vaccino anti-HPV (due dosi nel corso del 12° anno di vita) e si consiglia di fare il test per la microcitemia, una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di globuli rossi di minore grandezza rispetto alla norma. Alcuni campanelli di allarme devono consigliare un controllo medico: –ciclo mestruale irregolare o sua assenza per più mesi, un eccesso di peluria su viso e corpo. Potrebbe essere spia di ovaio policistico –ciclo mestruale o rapporti sessuali dolorosi. Potrebbe esserci l’endometriosi. –inizio tardivo del ciclo mestruale (menarca tardivo), o sua assenza (amenorrea), endometriosi (impianto di cellule endometriali, normalmente presenti nella cavità uterina, al di fuori di questa). Possono essere sintomi di diverse problematiche, tra cui la celiachia.

La giovane adulta

Tra i 21 e i 35 anni la ragazza è diventata donna, e come tale cambia le proprie necessità in termini di prevenzione femminile. È importante impostare da subito regolari controlli periodici dal medico di medicina generale e dal ginecologo. A partire dai 25 anni, lo specialista consiglierà di partecipare ai programmi di screening per il tumore della cervice uterina, con un pap-test da ripetere ogni tre anni. Va ricordato che il nostro Paese è impegnato a organizzare un programma di screening che prevede di eseguire un test per l’identificazione dell’infezione da Papillomavirus dai 30 ai 64 anni. Un’occasione da cogliere, perché importante per la salute. Se non è stato fatto in precedenza, si può anche richiedere il vaccino anti-HPV entro i 25-29 anni (a seconda della regione di appartenenza).

Ogni tre mesi, inoltre, a una settimana dalla fine del ciclo mestruale, ogni donna dovrebbe fare l’autopalpazione del seno. In casi particolari, come quelli di familiarità importante per tumori della mammella e/o dell’ovaio, il medico indirizzerà a un programma di prevenzione personalizzato.

Un consiglio, in questo periodo della vita, è quello di stare attenti al peso corporeo, che non deve essere né eccessivo né troppo basso (BMI/Body Mass Index o rapporto tra il peso e il quadrato dell’altezza: compreso tra 18,50 e 24,99).

I campanelli d’allarme a cui è importante prestare attenzione e da riferire al medico sono:

mestruazioni irregolari o un eccesso di peluria su viso, spalle e corpo

rapporti sessuali dolorosi o forti dolori pelvici durante il ciclo

difficoltà nel concepimento, aborti ripetuti, ritardo di crescita intra-uterina del feto, prematurità

anomalie durante l’autopalpazione.

L’adulta

La donna, tra i 36 – 50 anni, dovrebbe fare visite periodiche dal medico di medicina generale e annuali dal ginecologo, comprensive di Pap test/Hpv test, valutazione senologica (oltre all’autopalpazione, consigliata ogni 3 mesi) e, se la situazione lo richiede, esami pre-concezionali.

Inoltre, deve controllare regolarmente il peso e la pressione arteriosa.

Dai 45 anni, può essere opportuno sottoporsi ogni anno o ogni due anni a mammografia.

I campanelli d’allarme a cui è importante prestare attenzione e da riferire al medico sono:

mestruazioni irregolari o un eccesso di peluria su viso, spalle e corpo

rapporti sessuali dolorosi o forti dolori pelvici durante il ciclo

anomalie durante l’autopalpazione.

La donna matura

A partire dai 51 anni, la donna dovrebbe recarsi per controlli regolari dal medico di medicina generale, che prescriverà, a seconda delle necessità individuali, visite specialistiche ed esami di approfondimento. Dai 50 fino a 69 anni potrà cogliere l’opportunità, offerta dalla ASL di residenza, di effettuare una mammografia bilaterale ogni 2 anni, all’interno di programmi di screening per il tumore al seno.

Bibliografia

>Calendario della prevenzione. Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/portale/donna/calendarioPrevenzioneDonna.jsp?lingua=italiano&id=4504&area=Salute%20donna&menu=calendario

Dott. Giovanni Testa

Responsabile UO di Ostetricia e Ginecologia

Casa di Cura accreditata “Città di Aprilia”